Carnevale di Schignano

  • 22020 Schignano CO, Italia

Il Carnevale di Schignano

Sfilata carnevalesca dalle antiche origini, il Carnevale di Schignano si svolge ogni anno tra il sabato e il martedì grasso. Molto probabilmente il Carnevale di Schignano è una commistione di tutte le varie dominazioni ed emigrazioni succedutesi nel corso della storia. Non vi è dunque una data precisa a cui fare riferimento, ma è sempre stata la festività più sentita in questo piccolo paese. Interessanti e alquanto particolari sono i personaggi che compongono il corteo:

I Protagonisti

I Brut

Rappresentano gli umili lavoratori dei campi, i muratori, gli allevatori, e soprattutto gli emigranti partiti alla ricerca di fortuna che portano con sé una valigia vecchia e logora contenente gli attrezzi del mestiere. Il Brut copre il viso con una maschera lignea intagliata a mano, spesso dura nei tratti o quantomeno triste. Tutta la sua figura esprime tristezza, fatica, dolore e a tratti disperazione. Questo personaggio, come tutti gli altri del carnevale di Schignano ad esclusione della Ciocia, una volta indossata la maschera, non parla fino alla fine della sfilata.

I Bei o Mascarun

Rappresentano coloro che sono partiti, emigrati in cerca di fortuna e riusciti nel loro intento. Il Bel è dunque l’emblema dello sfarzo, dell’imponenza e dello splendore, del potere e dell’arroganza, della vanità e del benessere. Ogni cosa del suo sfarzoso costume descrive il personaggio. Si muove in modo talmente imponente da creare un’aurea intorno a sé, un alone di distacco, è il superiore, il ricco, ed è tornato in paese per fare sfoggio del conquistato benessere.

Sapeur e Sigurtà

Quest’antica maschera è forse la più misteriosa e la più incontaminata. Ricorda da vicino gli avamposti degli eserciti napoleonici, ma dalla figura dei Sapeur emerge fortemente l’origine arcaica a stretto contatto con la natura, per il fatto di essere rivestiti totalmente di pelle di pecora. Potrebbero, per questo, rappresentare le autorità contadine o dei boschi.

La Ciocia

E’ l’unico personaggio parlante del carnevale di Schignano, moglie-serva del Mascarun, petulante e polemica, divertente caricatura delle donne di un tempo. Tassativamente rappresentata da un uomo con il volto sporco di fuliggine, abiti tradizionali e zoccoli di legno, si aggira tra i presenti lamentandosi delle angherie del marito. La Ciocia rappresenta la condizione servile delle donne di un tempo.

Il Carlisep

E’ l’incarnazione del carnevale, il fantoccio simbolo della festa viene appeso in Piazza San Giovanni, centro della manifestazione, subito dopo il 5 gennaio e li rimane a simboleggiare il periodo di carnevale fino al pomeriggio del martedì grasso. La maschera che viene indossata dal Carlisep è la stessa che viene conservata da anni ed è quindi testimone di chissà quanti carnevali.

Informazioni tratte da: http://pamelab.altervista.org

Se vuoi scoprire di più su questa fantastica tradizione: http://pamelab.altervista.org

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